Cuffia dei rotatori, patologie e cure

 

Che tu sia un esperto del settore fisioterapico o no, sicuramente avrai sentito parlare almeno una volta di “cuffia di rotatori”, magari perché qualche amico si è fatto male alla spalla, o perché ne parlavano in qualche trasmissione TV. La cuffia dei rotatori infatti è uno dei gruppi muscolari più noti, poiché sono fondamentali per il movimento della spalla e allo stesso tempo risultano essere una delle componenti più soggette a traumi e a lesioni.

Cenni di anatomia della spalla

La spalla è una delle articolazioni più mobili del corpo umano, per questo motivo infatti è classificata tra le “enartrosi” ossia tra le articolazioni che si muovono sui tre piani dello spazio. È proprio per l’ampiezza dei suoi gradi di movimento che la spalla è esposta a numerosi rischi di essere soggetta a traumi o patologie, poiché l’equilibrio tra la stabilità articolare e la motilità si può alterare con maggiore possibilità rispetto ad altre articolazioni.
 

Quante sono le ossa che compongono la spalla?

Partecipano al movimento della spalla ben 4 elementi ossei differenti:

  • Testa omerale
  • Scapola
  • Clavicola
  • Sterno

che si articolano fra loro in varie articolazioni.

Quante sono le articolazioni della spalla?

Si parla di spalla come se fosse un'unica articolazione ma in realtà al suo interno comprende ben 5 articolazioni che si muovono in perfetta sinergia nonostante siano attivate da muscoli differenti.

Queste articolazioni sono:

  • gleno- omerale: tra la cavità glenoidea della scapola e la testa dell’omero;
  • acromion- clavicolare: tra il processo acromiale della scapola e l’estremità laterale della clavicola;
  • sterno clavicolare: tra sterno e margine mediale della clavicola;
  • scapolo toracica: riguarda il piano di scivolamento della scapola sulla gabbia toracica;
  • subdeltoidea: riguarda il piano di scorrimento del deltoide, sotto il quale si trova una borsa sierosa.

 

Cos'è la cuffia dei rotatori

Per cuffia dei rotatori si intende un’unità funzionale di quattro muscoli che dalla scapola si inseriscono sull’omero e con la loro azione stabilizzano la spalla. Sono chiamati così dalla loro attività funzionale, infatti avvolgono la testa omerale come se fossero una vera e propria cuffia, mantenendo tale segmento osseo ben centrato nella cavità glenoidea della scapola.

In moltissime condizioni dolorose, l’intervento riabilitativo mira anche a rinforzare questo gruppo muscolare che risulta troppo debole. Tale debolezza si ritiene che sia data da vari fattori, uno dei più importanti riguarda la disfunzione del controllo motorio della spalla del paziente.

A causa di traumi, allenamenti errati, o posture non ottimali mantenute per molte ore al giorno c’è la possibilità che il controllo motorio di una o più articolazioni del nostro corpo possa vacillare. Ciò significa che la nostra spalla potrebbe iniziare a non muoversi benissimo e che ad esempio per raggiungere la massima elevazione il nostro cervello applichi dei meccanismi di compenso nell’attivare dei muscoli come il trapezio superiore o l’elevatore della scapola, a discapito di altri. 

Per la spalla, quando si hanno condizioni di disfunzione del movimento si ha un deficit di forza della cuffia dei rotatori, che sono i muscoli che stabilizzano l’articolazione gleno - omerale. Poiché il problema alla base di moltissime problematiche riguarda il controllo motorio, ovvero la mancata attivazione della cuffia dei rotatori durante il movimento della spalla, i soli esercizi di rinforzo della cuffia possono essere di aiuto ma non la soluzione.

 

Quali sonno le patologie più frequenti per la cuffia dei rotatori?

La lesione della cuffia dei rotatori è uno degli eventi traumatici più drastici, capita in molte situazioni come una caduta dalla bicicletta, oppure a causa di una violenta strattonata mentre portiamo il nostro cane al guinzaglio oppure, se si ha già una degenerazione importante, la lesione di cuffia può avvenire anche a seguito di una semplice attività di vita quotidiana che si dimostra essere “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Tale lesione di cuffia può comprendere il tendine di un muscolo in forma maggiore rispetto agli altri. Il muscolo che per ragioni anatomiche è più soggetto a infiammazioni, traumi e lesioni è il muscolo sovraspinoso.

 

La fisioterapia per la cuffia dei rotatori

Non esiste un protocollo standard di fisioterapia per la cuffia dei rotatori perché come hai potuto leggere esistono diverse condizioni patologiche inerenti a questo gruppo muscolare.

Il primo obbiettivo del trattamento della cuffia dei rotatori è la riduzione del dolore, questa si ottiene mediante:

  • Tecniche manuali: come massoterapia, trattamento trigger point o terapia manuale per il tratto cervicale nel caso in cui si trattasse di una condizione di dolore riferito.
  • Mezzi fisici ad alta tecnologia: come laser ad alta potenza, tecaterapia, ultrasuoni, ipertermia, neuromodulatore interix, criocompressione, tens e correnti antalgiche.

Gli esercizi sono una parte fondamentale della riabilitazione della cuffia dei rotatori, e avvengono a corpo libero in modo che il paziente si concentri solo sullo schema motorio e non sulla sopportazione del carico. Progressivamente si inseriscono resistenze di vario tipo, come i pesi, gli elastici e superfici statiche per le contrazioni isometriche.

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