IASTM cos'è e a cosa serve

iastm a cosa serve

IASTM è l'acronimo di (Instrument Assisted Soft Tissue Mobilization) che tradotto significa Strumenti per la mobilizzazione assistita dei tessuti molli. Affiancano la mano per lavorare tutti i tessuti molli, cute, muscoli e fascia ed essere più selettivi che con la sola mano.

Da dove arrivano e chi li ha inventati

Di preciso non si sa.

Sappiamo che il primo (o i primi) di cui abbiamo memoria storica scritta risale e circa 3000 anni fa. Si hai letto bene, 3000 anni di storia, e appartiene alla MTC, alla Medicina Tradizionale Cinese. Il risultato era (ed è) la riduzione delle tensioni muscolari con conseguente miglioramento del movimento (e non solo come capirai più avanti) per quello che riguarda il sistema muscolo-scheletrico e la rivitalizzazione del “Chi”, l’energia vitale che scorre nei meridiani e attraversa gli organi, per trattare le patologie sistemiche.

Adesso quello che mi interessa davvero è che alla fine di questo articolo tu abbia ben chiare tre cose:

  • come,
  • quando e soprattutto...
  • PERCHE’ utilizzare uno IASTM.

Torniamo all’inizio. IASTM. Questo nome identifica ormai nel mondo della Terapia Manuale vari strumenti con le forme più svariate (a e composti di vari materiali, plastica, acciaio e legno principalmente. Alcuni hanno materiali più pregiati come Alluminio o Fibra di Carbonio.

IASTM e la terapia manuale

Gli IASTM sono strumenti importanti in associazione alla Terapia Manuale e soprattutto in associazione ad una diagnosi funzionale e ad un ragionamento clinico che guidi il trattamento

Gli IASTM sono strumenti utilissimi nel trattamento di restrizioni fasciali, fibrosi dei tessuti molli, dolori cronici (ne parleremo tra poco nello specifico) e anche in caso di infiammazioni acute (trattando i tessuti a monte e a valle dell’infiammazione). Come in qualsiasi trattamento di terapia manuale, l'integrazione e l’associazione con l’esercizio terapeutico e la terapia fisica, Tecar Terapia su tutte ma anche Laser Terapia, Ipertermia o altro secondo le indicazioni, dovrebbe essere la regola nell’interesse del paziente e per amplificare l’efficacia e l’effetto del trattamento.

Ma come funziona? Generalmente, non sono trattamenti “piacevoli” (a meno che tu non sia felicemente masochista, in questo caso ti divertirai molto). Possono essere alquanto fastidiosi, se non addirittura dolorosi. Ma non preoccuparti. Sono trattamenti relativamente brevi.

L'utilizzo adeguato degli IASTM

Con uno IASTM adeguato potrai effettuare varie manovre in grado di abbattere efficacemente le restrizioni fasciali e il tessuto cicatriziale attraverso frizioni, compressioni e scivolamenti sul tessuto target. Per mezzo di “microtraumi” (controllati e specifici) alla struttura dei tessuti molli oggetto del trattamento si provoca una stimolazione meccanica oltre che neurofisiologica. Il microtrauma avvia il “riassorbimento” o il rimodellamento della fibrosi o del tessuto cicatriziale in eccesso e facilita una cascata di reazioni neurofisiologiche con conseguente rimodellamento delle strutture dei tessuti molli interessati.

Con le giuste manovre i gli IASTM adeguati le aderenze vengono “scomposte” per consentire il completo ripristino funzionale. Può essere un approccio non invasivo davvero molto efficace per determinate patologie muscolo scheletriche in condizioni sia croniche che acute per il trattamento della fascia.

Diversi studi hanno dimostrato che i trigger points miofasciali si associano frequentemente a numerose condizioni cliniche dolorose, come emicrania, cefalea tensiva, algodisfunzione temporo- mandibolare, cervicalgia, dolore di spalla, epicondilite, sindrome del tunnel carpale, mal di schiena, dolore pelvico e sindrome da colpo di frusta.

Per non parlare delle cicatrici e delle aderenze che si strutturano nei tessuti dopo un trauma ho dopo un intervento chirurgico.

 

Indicazioni terapeutiche degli IASTM

Le indicazioni terapeutiche riguardano:

 

  • Restrizioni di Movimento (articolare)
  • Problemi di fibrosi o cicatrici muscolari
  • Cicatrici cutanee
  • Dolore durante il movimento.

Alcune “patologie” (spessissimo di origine miofasciale) che trovano enorme beneficio oltre che indicazione al trattamento sono:

  • Epicondilite ed Epitrocleite
  • Sindrome del tunnel carpale
  • Dolore al collo
  • GIRD di Spalla
  • Fascite plantare
  • Tendinite della cuffia dei rotatori
  • Tendinite rotulea
  • Tendinite dell’Achilleo

Con questi strumenti puoi trattare con notevoli benefici sia patologie strutturali che patologie funzionali.

 

Effetti fisiologici degli IASTM e tecniche di utilizzo

Gli effetti che si ottengono con uno IASTM sono, in teoria,  esattamente quelli che si ottengono con la Terapia Manuale senza l’uso di IASTM. 

In pratica uno IASTM ha molto senso perché ti consente di avere una LEVA VANTAGGIOSA per la mobilizzazione e la manipolazione dei tessuti molli. Sei più Profondo, Selettivo e Specifico nel trattamento. E, se lo strumento ha una Ergonomia adeguata, ti risparmi problemi alle mani.

Gli effetti sono riassumibili in 3:

  • Azione Meccanica
  • Azione Circolatoria
  • Azione Riflessa

Vari studi hanno esaminato i vantaggi dell’uso di IASTM anche a livello cellulare. I benefici includono l'aumento della proliferazione dei fibroblasti, la riduzione del tessuto cicatriziale, l’aumento della risposta vascolare e il rimodellamento della matrice di fibre di collagene non organizzate. Il fibroblasto è considerato la cellula più importante della matrice extracellulare (ECM). Difatti la riparazione e la rigenerazione dei tessuti molli avviene nella ECM. Il fibroblasto sintetizza la ECM, che include collagene, elastina e proteoglicani, e altre sostanze. La produzione di fibroblasti è direttamente proporzionale all'entità della pressione prodotta dall’uso di IASTM.

Controindicazioni

Le possibili controindicazioni nell’uso di IASTM sono:

  •  La prima è senz’altro l’esperienza dell’operatore
  •  Poi la qualità dei tessuti (quindi della cute)
  •  Ferite, infezioni, tumori
  •  Flogosi (controindicazione relativa solo in sede di infiammazione)
  •  Disestesie (cioè la alterata sensibilità del paziente)
  •  Turbe neurologiche o circolatorie come trombosi venose

 

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